domenica 6 aprile 2008

BarCampSydney3 - I loved it


Che cos'è un Barcamp:
Una non-conferenza, ingestita da dis-organizzatori durante la quale non-presentatori illustrano temi disperati a non-spettatori.
Questo si è svolto in un week-end : due giorni di workshop nella round house dell'università di Sydney.

Tutto ed il contrario di tutto:
  • E' definito non conferenza, perché non segue nessuno degli schemi tipici delle conventions alle quali siamo abituati
  • Il planning non esiste: ne esiste lo scheletro, uno pannello vuoto appeso ad un muro, solo una griglia con gli orari e un blocco di post-it accanto. Chiunque può decidere di trattare un argomento : scrive il suo nome e il suo tema e li incolla al pannello. 20 minuti a testa.
  • I non-organizzatori si mescolano all'audience che, infatti, si organizza da sola : hanno l'unico compito di intervenire, scaduti i 20 minuti, per far passare la parola
  • I non-spettatori sono invitati a partecipare in qualsiasi momento lo vogliano, a porre domande e a dire la loro
L'ambiente è rilassato, l'atmosfera di fermento.
Lo spirito è quello di condividere qualche cosa che si sa, che si è capito, scoperto, inventato, per farla conoscere, provare, per avere opinioni, per trovare altri che conoscano un poco sull'argomento o che siano interessati. Si tratta di relazioni, di collaborazione, si tratta di vedere di persona individui dei quali, magari, si leggono le avventure e sventure online ormai da tempo. E allora si scopre che uno è alto due metri e un altro non ha ancora finito il liceo, mentre quel tale che non si era molto capito è un direttore d'azienda che cerca nuovi talenti nel web.

Partecipano un sacco di Geeks e lo dico teneramente, mettendomici in mezzo anche io.
Gente che arriva, molla lo zaino, apre il Mac e sorride quando vede che l'wireless è attivo.
Gente che si occupa di marketing e di web communities, di strategia, sociologia, pubblicità.
T-shirt da dementi, linguaggio ricercato, chiocciole ovunque - @SHHHE è il nome che ricordano di me, si tratta del mio nome su Twitter, comunità della quale tutti, o quasi, i presenti al BarCamp facevano parte.

I temi trattati:
  • Web 3.0
  • Data portability
  • Aggregatori di identità
  • Aiuto alle start up
  • Nuove funzionalità in Facebook e simili
  • L'attesissima piattaforma MySpace
  • I nuovi linguaggi di programmazione e le frontiere da scavalcare
  • Widgets di ogni genere
  • La comunicazione, da interpersonale a interattiva
  • E tantissimi altri
Che cosa mi ha stupita:
Mi meraviglia sempre l'apertura e la disponibilità delle persone che partecipano a questo genere di eventi. E' gente appassionata, divertita, felice di ciò che fa. All'inizio, abituata al campo della moda e delle aziende di produzione, mi sembrava aberrante che qualcuno fmacinasse chilometri e sprecasse tempo per incontrare potenziali comptetitors e rivelar loro i suoi segreti. E' qualche cosa che nessuno mi aveva insegnato prima, né la scuola, né il master, né l'esperienza che ho avuto in Europa. Ma qui si tratta di un campo in tale evoluzione, che la collaborazione diventa fondamentale. Tutti sono potenziali "amici" e ci sono più joint-ventures che lotte di mercato. L'unione fa davvero la forza.
Le prime volte, mi guardavo intorno con circospezione, quando qualcuno di molto più grande e più esperto di me mi prendeva per mano e mi trascinava per la sala presentandomi tutti. Chi l'avrebbe fatto a Parigi? Chi l'avrebbe fatto a Milano? Incredibile, in questo mondo c'è spazio anche per chi sta solo imparando e, ora che un po' ho imparato, lo so.

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