lunedì 21 aprile 2008

Ups! Twitter ha il singhiozzo


Conoscete Twitter, vero?
Se non lo conoscete, leggete qui.

Beh, Twitter, in questi giorni ha qualche problemino.
Si tratta sicuramente delle modifiche iniziate venerdi' scorso. Qualche cosa proprio non va.
Mi stupisce che una compagnia cosi' attenta agli utenti abbia fatto un upgrade al production server, prima di essere sicura che tutto funzionasse, sono certa, d'altro canto, che regolerà il problema in tempi minimi.

Non ve ne eravate accorti?
Pensavate che i vostri Twitter amici approfittassero del primo vero week-end di primavera per fare qualche passeggiata (primavera per voi, fortunati abitati del'emisfero boreale).
No, non erano a spasso.
E, se date un'occhiata alla loro pagina www.twitter.com/username, ve ne renderete conto.
Stavano scrivendo, come sempre, o quasi, solo i loro tweets non apparivano nella vostra timeline.

Perchè è difficile rendersene conto
Perché il servizio funziona, un po'.
Molti updates vengono trasmessi, molti altri no.
Twitter non sembra 'rotto', sembra solo più tranquillo del solito.
E invece no: è proprio un po' ko.

Se avete solo una manciata di amici, il modo migliore per risolvere il problema è rimuovere gli amici uno per uno dalla lista dei vostri contatti e ri-aggiungerli immediatamente. Questo dovrebbe innescare un refresh e permettervi di vedere nuovamente i loro updates.
Per coloro che di amici ne hanno tanti (e quando dico tanti, intendo tanti, date un'occhiata qui), meglio aspettare che il team di Biz Stone sistemi la cosa.
Vi tengo aggiornati.

Time Machiner: niente di fatto

Vi avevo promesso di raccontervelo, quindi, a malincuore, mi tocca dirvi che...
TimeMachiner non ha funzionato.
Nessuna mail nel mio inbox.
Forse ho provato la Beta troppo presto.
Tentero' di nuovo e vi faro' sapere se va.

domenica 20 aprile 2008

Skype Flat : addio bollette telefoniche e il Mobile esiste già

Skype lancia Flat MESE :
  • 2,95 euro per chiamare un'intera nazione
  • 3,95 euro per chiamare 20 Paesi
  • 8,95 euro per raggiungerne 36.
E una quantità interminabile di minuti a disposizione.

Era tanto che volevo farlo,
ora è davvero arrivato il momento:
Vi parlo di Skype.

Usate, regolarmente il servizio? Sapete esattamente come funziona?
Allora saltate il paragrafo in grigio:

Che cos'è Skype E' un servizo di IM, come Msn (ma meglio di Msn, diranno i Geeks più convinti) E' vero, è migliore di Msn : più veloce, più pulito, più multimedia. Ideale per trasferire documenti, chattare e chiamare sia computer, sia cellulari.
Che cosa serve per usare Skype?
  • abbonamento internet, possibilmente adsl
  • un microfono
  • cuffie o casse
Come si fa?
  • si va all'indirizzo www.skype.com
  • si scarica il programma (bastano un paio di minuti)
  • lo si installa rapidissimamente
  • si crea un account (username e password)
Poi si aggiungono i contatti dei propri amici e si chiama.
  • La chiamata skype da computer a computer è a costo zero e semplicissima : doppio click su uno dei contatti aggiunti e via.
  • La chiamata da computer a telefono è altrettanto semplice: una volta creato un account Skype, si carica (tramite Internet Banking o PayPal) un credito sul sito.
    Il default non raggiunge i dieci euro e permette di chiamare un bel po'.

    Poi, invece di chiamare un computer si chiama un numero di telefono, fisso, cellulare, nazionale, internazionale. Qualsiasi cosa.
    Le tariffe sono irrisorie e la qualità del servizio è normalmente di ottimo livello.
  • Il bello? Il bello è che il vostro credito vi segue. Potete connettervi da qualsiasi computer ed avrete il vostro credito a disposizione, perché è legato ai vostri username e password.
Ok, chiusa la veloce spiegazione di Skype.
Da qui in poi, dovrebbe tornare interessante per tutti.

Perché vi parlo oggi di Skype
Perché oggi Skype ha fatto il passo che potrebbe creare grossi problemi a diverse compagnie telefoniche:
  • da tempo offre chiamate da computer a computer
  • da tempo offre il servizio SkypeOut per chiamare telefoni fissi e cellulari a prezzi super competitivi
  • oggi, lancia l'offerta Flat : meno di 3 euro al mese per chiamare un'intera nazione, poco di più per 20 Paesi, meno di 10 euro per raggiungerne 36, chiamando numeri fissi ed, in molti casi, anche cellulari. E una quantità interminabile di minuti a disposizione.
Altri servizi di VoIP hanno tentato il blitz in precedenza e con risultati discreti ma nessuno è sceso a tariffe cosi' basse e nessuno è diffuso queanto Skype. La guerra dei prezzi condotta da Skype è pericolosissima per tutte le telco, che non devono vedere di buon occhio la diffusione della banda larga e la crescente concorrenza con cui le soffoca la rete.

L'uso di Internet è in costante aumento
La dimestichezza con i servizi di VoIP segue, lentamente, la stessa tendenza.

Per ora e ancora per un po', le compagnie telefoniche si salveranno con le chiamate fatte dai cellulari.

Che cosa succederà quando gli smartphones consentiranno l'uso del VoIP per chiamare?
iPhone in primo piano, la versione 2 naturalmente, come cambierà il mercato mondiale delle telecomunicazioni?
Esisterà ancora un confine definito tra telefonia e web? (Non sembra, viste tutte le applicazioni web e gli innumerevoli servizi mail ormai disponibili per i cellulari)

3G ha già messo un piede nella porta con lo SkypePhone: un telefono che ha doppia funzione:
  • telefono: un normale numero per effettuare e ricevere chiamate da e verso altri telefoni
  • dispositivo Skype: per contattare computers, altri SkypePhones e chattare.
Costo? Solo quello dell'apparecchio e la normale tariffa 3 per le chiamate verso i telefoni.
Skype Mobile esiste già.

skype phone

sabato 19 aprile 2008

Addio allegati: ecco i Google Docs


Ci sentiamo dire ogni giorno che le cose che siamo abituati ad usare sono superate:
Il CD non si usa più, ora ci sono gli Mp3
I cavi sono desueti, ora c'è il wireless
Il pc è vecchio, ora c'è il Mac (e qui mi attirero' l'ira de non Maccofili)
Et cetera.

Beh, aggiungo:
gli allegati sono scomodi, ORA CI SONO I GOOGLE DOCS!
Mi stupisce notare che, anche persone del mestiere ne ignorino l'esistenza, o forse l'utilità.

I Google Docs sono files Word, Excell e PowerPoint, che si creano e si salvano online.
  • Si va all'indirizzo www.docs.google.com
  • Ci si connette con il proprio indirizzo Gmail (Google ha creato una cosa molto comoda che si chiama Google account. Il Google account consente di gestire, blog, applicazioni, IM e posta con un unico ID)
  • Si clicca su "New" e si crea un documento. Lo si usa come se fosse un file sul computer: Excell, Word e PowerPoint sono praticamente identici ai programmi di office
  • E si salva
Ecco come appare la pagina con la lista dei vostri documenti (in questa ho mascherato nomi e titoli per ragioni di riservatezza)
google docs
Sono comodi, perché, ovunque ci si trovi (casa, ufficio, gli antipodi) i files sono sempre a disposizione, senza bisogno di chiavette USB, hard disk mobili, scomodi invii di allegati via e-mail.

C'è un tasto che si chiama "Share" (=condividere): permette di condividere il documento con chiunque si voglia, pur che abbia un indirizzo Gmail.

Si inserisce l'indirizzo Gmail e si invia. Il destinatario riceve un'email (al suo indirizzo Gmail, natralmente) contenente un link. Il link porta al Google Doc e gli permette di visualizzarlo e modificarlo. (E' possibile scegliere se dargli il permesso solo per leggere o anche per editare il documento).

Si puo' addirittura pubblicare il documento online o come post in un blog.
Visibile da tutti ma non modificabile.

Il grande valore di Google Doc è il fatto che i diversi "collaboratori" possano modificarli.

Questo evita scambi infiniti di e-mail e allegati, perdite di informazioni quando si lavora sul file sbagliato o non aggiornato, tempi lunghi per scaricare i dati, confusione nelle cartelle, impossibilità a lavorare contemporaneamente.

Avete lavorato ad un progetto universitario, ad una serie di slide o simili con con diversi colleghi? Allora conoscete questi disagi.

E vi è mai capitato di cancellare un file, proprio quando non avreste dovuto?
O che il computer si impallasse con tutto il contenuto? Magari prima di una riunione, della tesi o di una presentazione importante? Ho visto gente a cui è capitato.

Il fatto che i Google Docs siano online è una sicurezza in questo senso, perché non dipendono dal vostro PC.

E c'è altro: una funzione utilissima sono le revisioni.
Avete presente la Time Machine di Apple? Lo strumento che permette un backup completo e progressivo di tutto il contenuto del vostro computer e capace di ritrovare le modifiche per data e ora e recuperare tutte le versioni di documenti, archivi e foto?
Le revisioni dei Google Docs funzionano esattamente cosi': permettono di ritrovare le modiche fatte, di vederne data, ora e autore e di recuperare qualsiasi versione precedente.

State medificando insieme ad un collaboratore?
Cliccate su "Discuss": uns servizio di IM si aprirà, permettendovi di chattare.

Molto meglio di un normale file.
Convinti?
Io si'.

venerdì 18 aprile 2008

Time Machiner: e-mail nel futuro

Avete Visto PS: I love You?
Quel film in cui un marito (Gerard Butler), sapendo di morire, scrive una serie di lettere alla moglie (Hilary Swank), prevedendo che le arrivino a sorpresa, in date precise della sua vita?


E' proprio di questo che si tratta: TimeMachiner è un'applicazione che permette di congelare e-mail per spedirle in una data precisa.

Compleanni, ricorrenze, scadenze capitano spesso quando si è via o quando si hanno le fatidiche "mille-mila" cose da fare. O succede di ricordarsene, magari, uno o due giorni in anticipo, sicuri di avere, poi, qualche amnesia impenetrabile, nella data esatta.

Facebook aiuta per i compleanni, li ricorda. Ma tutto il resto?

Per questo c'è TimeMachiner.
Funziona in modo molto semplice.

Ci si connette al sito, si inserisce l'indirizzo di posta del destinatario, la data in cui si vuole che l' e-mail sia spedita si scrive, SI FIRMA e via.
Perché tanta enfasi sulla firma?

Perché più che di un servizio di e-mail , si tratta di un servizio di messaggi inviati da un sito ad indirizzi e-mail.
Il mittente non è segnalato in alcun modo, né il suo nome, né il suo indirizzo.
I dati non vengono neanche richiesti, all'ingresso nel sito.

Si tratta ancora di una versione Beta (siamo clementi) e credo questa caratteristica cambierà, in seguito, perché, permettere messaggi anonimi, diretti a indirizzi email privati, non è, a mio vedere, la più cauta delle intuizioni informatiche.

Possibile che l'applicazione registri l'indirizzo IP da cui viene inoltrato ogni messaggio.
Augurabile che lo faccia.

Altro piccolo appunto: il mittente sarà TimeMachiner? Spero di no!
Spiego: il servizio è promosso, tra le tante motivazioni, come modo per ricordare i compleanni. Ma, se riceveste un messaggio di auguri inviato da uno strumento per e-mail posticipate, non sarebbe un po' come sentirsi dire "Ero sicuro che mi sarei dimenticato del tuo compleanno, quindi ci ho messo una pezza in anticipo, per non pensarci più"?
Sarà il mio spirito eccessivamente pignolo, ma non fa proprio un bell'effetto.
Meglio promuovere un servizio del genere come reminder o trovare il modo di non farlo apparire nei messaggi che invia. Mabari ci sono riusciti, ancora non lo so.

Un servizio invisibile ha poco senso, contesteranno i non marchettari.
E invece rispondo che i prodotti/servizi invisibili sono spesso i migliori che esistano.
Come il trucco per una donna o un reggiseno imbottito: ci sono ma, shhh!

Ricevero' domani la lettera che mi sono auto-inviata. Vi saro' sapere come va.

giovedì 17 aprile 2008

Faceroller: sorridi :)

Vi siete svegliati con una chioma improponibile?
Sprizzate gioia da ogni poro, dopo un esame andato bene?
Avete gli occhi a cuoricino?

Scattatevi uno Snap!
Faceroller.com è fatto apposta.
E' un servizio di micro-pictures-posting

Per intenderci, sta a Flickr, come Twitter sta ad un blog.
Non serve che l'immagine sia studiata, nè che la luce stia perfetta: non sta li'l'idea, ma nell'immediatezza.

Documentare con vere istantanee le 'impressioni' della giornata.

E cosi', chi vi segue, non saprà solo a che cosa state pensando mentre prndete il treno o che cosa vorreste per pranzo.
Saprà che faccia fate leggendo un'email inattesa, che occhiaie avete dopo una giornata dura o che sorriso vi lascia una sua telefonata.

E' divertente e la tendenza Mac della webcam integrata lo rende fattibilissimo.
Si fa tutto dal sito:
faceroller

Il sito chiede accesso alla vostra webcam.
Un piccolo appunto di usability, qui: c'è modo di chiedere il consenso una sola volta per l'accesso alla webcam, basta aggiungere la frase "Ricorda questo permesso" ed un segno di spunta. Se l'utilizzatore dà l'accorso perché il suo consenso sia reiterato, si risparmi aun click e una microfinestra alquanto bruttina e mai in armonia con lo stile del sito:



Un click per Scattare e 200 caratteri a disposizione per accompagnare la foto con un un messaggio:

Ed eccoci nella public timeline:


Divertente: segue le tendenze (esposizione, reality, immagini, micropost, multimedia, social) e si incastona perfettamente in uno dei pochi interstizi ancora liberi dell'offerta in rete.
Sfrutta la formazione che gli utenti hanno avuto da servizi simili e la comodità della tecnologia "one click". Smart. Let's see.

mercoledì 16 aprile 2008

Un espresso. Online.

Macchiato, ristretto, corretto.
Adesso va di moda online.

L'assaggio si chiama "Beta" e "Java" è il nome di un chicco.

Stiamo parlando di un'ottima trovata di marketing, decisamente alternativa, indubbiamente virale.
Efficace? Lo vedremo.

La marca di caffé Joffrey's ha diffuso un invito nella blogosfera:
  • usi web software in perenne beta, come Gmail?
  • partecipi spesso a test per applicazioni web?
  • anche in questo momento stai testando per qualche startup?
  • vai avanti a caffé?
Sei esattamente cio' che stiamo cercando.

Eccolo :
comunicazione interattiva
Joffrey's propone infatti ai blogger di iscriversi alla testing list, se il loro blog sarà tra quelli scelti, riceveranno una confezione di caffé da degustare in tazzina - e possibilmente decantare in HTML.

Ho mandato la mia e-mail per vedere come funziona la campagna. Uhm, bisognerebbe dire prova. Ma la formazione pubblicitaria che ho avuto mi impone di chiamarla campagna, perché di questo, a dire il vero, si tratta. E' una campagna virale, che punta ad un gruppo ristretto di opinion leaders.
Che cosa prova che non si tratta di un test?
Che ne stiamo parlando io ed altre centinaia di blogger, che ne state leggendo voi ed altre centinaia di lettori, che migliaia di persone hanno visitato il sito della marca e che, in tutto questo, nessuno ha neanche sentito l'aroma di Jamaican Me Crazy - la qualità di caffé promossa.
E poi "Jamaican Me Crazy" per voi sa più di caffé o di marketing?

Sono personalmente certa che il prodotto sarà squisito.
La comunicazione lo è.

Facebook Lancia Chat : il più grande degli online social networks diventa globale e live

Se ne parlava da molto, qualche programmatore aveva cercato di anticipare la cosa con scarsi risultati, oggi, è arrivata.
Aprendo Facebook, ho trovato questa finestra ad accogliermi:
facebook chat
Uno dei miei contatti era online:

facebook chat
Ed ecco come appare la chat in Pop Out:


E' veloce, ben fatta, permette di vedere chi è online e di modificare il proprio status: online/offline.
Sarà presto diffusissima, più di 60 milioni di persone usano Facebook nel mondo - in genere si hanno molti più contatti nelle communities che sulle appliazioni di IM (Msn, Skype) - funziona senza ulteriori log-in: una volta loggati a Facebook, si è loggati anche alla chat, e questo è un ottimo risparmio i tempo.

Saranno tempi duri per chiunque altro nel settore.

Che cosa sta facendo Facebook?
Sta diventando globale.

Nato come social network per compagni di università, ora è:
  • sociale: consente di seguire cio' che gli amici fanno, i messaggi che ricevono, le persone che contattano, le foto che pubblicano, addirittura lo stato d'animo in cui si trovano, in ogni momento
  • tematico : fan pages, gruppi, networks nazionali
  • professionale: non solo nel web, sempre più utenti lo usano per i contatti di lavoro (network aziendali, biglietti da visita, looking for)
  • e-mail: in molti usano meno le email classiche "Scrivimi su Facebook". Già sentito dire?
  • rubrica : contiene nomi, nueri di telefono, indirizzi, link a siti web, informazioni personali e professionali costantemente aggiornate
  • chat: l'ultima funzione aggiunta - Facebook non è più solo in differita, ora è anche live, per chi lo vuole
Da passatempo, Facebook è diventato uno strumento utile.
Non vogliamo dire indispensabile?
Diciamo, allora, che sarebbe una scocciatura se, da un giorno all'altro, scomparisse.
Una grande scocciatura.

lunedì 14 aprile 2008

Why I love Twitter

Il video in Italiano:


  • Feedback
  • Testimonianze di utenti
  • Spot a costo zero
Il tutto in un video di 5 minuti.
Un po' lungo, avrei tagliato di più, per renderlo più rapido e impattante.
Ma l ROI su questo "spottino" è da inchino.

domenica 13 aprile 2008

CMSERIT: Cara, mi si è ristretto il testo!

Abbiamo gridato allo scandalo quando, all'inizio degli anni 2000, con la diffusione dei cellulari, il linguaggio - quello giovanile soprattutto - si è ristretto. Come una maglietta lavata male, come un fico secco. E, davvero, chi non ha storto il naso di fronte ai primi TVB (ti voglio bene), TVTB (ti voglio tanto bene), TVTTB (ti voglio tanto, tanto bene) e compagnia bella?
"Lo fate per risparmiare tempo?", chiedevano le mamme, preoccupate che certi sgorbi finissero in qualche tema di scuola.
Non lo si faceva per il tempo. Anzi, la tecnica era alquanto laboriosa. Queste nuove espressioni infeltrite servivano per risparmiare caratteri, per dire il più possibile nelle 160 microbattute da tastiera mobile.
Oggi, con la diffusione di massa di Internet, con le chat parte del quotidiano di giovani e meno giovani, il fenomeno che - l'avessimo saputo allora - era solo un'avanguardia, diventa vera e propria corrente ed assume una funzione triplice:
  • risparmio di battute: Twitter e altri servizi di microblogging consentono di esprimersi in sole 140 battute per volta

  • risparmio di tempo: quando si chatta su Skype, Msn e simili, si vuole dire il più possibile nel meno tempo, rispondere al volo. Ridicolo a dirsi, ma: "inutile perdersi in parole"

  • appartenenza all'élite: seppur vasta, sempre di élite si tratta. Conoscere certe espressioni dà un che di 'navigato'. Conferisce uno status: "Ehy, io sono esperto di Internet, non ho tempo da perdere e conosco il codice". E, conoscere il codice riporta al caro vecchio bisogno di appartenenza al gruppo. Nulla di nuovo.
Ecco un assaggio delle principali formule abbreviate usate online, vi evidenzio e traduco le più ricorrenti:

ASAP As Soon As Possible = Appena possibile (lo faro' asap)
ASL Age, sex, location = Età/sesso/provenienza (usato in chat per chiedere le informazioni di base al proprio interlocutore)
ATSL Along The Same Line
AWTTW Are We Having Fun Yet?
AYOR At Your Own Risk = A tuo rischio e pericolo
B4N Bye For Now = Prima d'ora
BAK Back At Keyboard = Nuovamente alla tastiera (usato per avvisare che si è novamente disponibili dopo un momento di assenza dal computer)
BBFN Bye Bye For Now
BBL Be Back Later = A dopo
BF Boy Friend
BFN Bye For Now = Ciao, per ora
BIF Before I Forget = Prima che mi dimentichi
BION Believe it or not = Credici o no
BOT Back On Topic = Tornando all'argomento (usato soprattutto nei forum, dopo una digressione)
BRB Be Right Back = Torno subito
BTAIM Be That As It May
BTHOM Beats The Hell Outta Me
BTOBD Be There Or Be Dead
BTW By The Way = Tra l'altro
BWL Bursting With Laughter = Morendo dal ridere
BYKT But You Knew That = Ma lo sapevi
BYOB Bring Your Own Bottle = Porta la tua bottiglia (BYO è un'espressione anglosassone usata dai ristoranti senza licenza per la vendita di alcolici)
CMIIW Correct Me If I’m Wrong = Correggimi, se sbaglio
CU See You = Ciao, a presto
CU2 See You, Too = Ciao, a presto anche a te
CUL See you later = A dopo
CUL8R See You Later = A dopo (l'8 ha funzione puramente fonetica)
CWYL Chat With You Later = Chattero' cn te più tardi/Alla prossima
DIIK Damned If I Know = Cavolo, se lo so
DIKU? Do I Know You? = Ti conosco? (usato quando si riveve un messaggio da uno sconosciuto)
DILLIGAD Do I Look Like I Give A Damn? = Ti sembra che mi interessi?
DIY Do It Yourself = Fallo da solo
DK Don’t Know = Non so
F2F Face To Face = Faccia a Faccia
FTF Face To Face = Faccia a Faccia
FCFS First Come, First Served = Primo arrivato, primo servito
FISH First In, Still Here = Arrivato per primo e ancora qui
FITB Fill In The Blank
FOAD F*** off and die = Fottiti
FOAF Friend Of A Friend = Amico di un amico
FS For Sale = In vendita
FTASB Faster Than A Speeding Bullet
FTL Faster Than Light = più veloce della luce
FUBAR Fouled Up Beyond All Repair
FUBB Fouled Up Beyond Belief
FUD Fear, Uncertainty and Doubt = Paura, incertezza, sgomento
FURTB Full Up Ready To Burst
FWIW For What It’s Worth = Per quel che vale
FYA For Your Amusement = Per tuo divertimento
FYI For Your Information = PEr tua informazione (usato spesso anche in ambito professionale)
G Grin, or Giggle = Gongolo
G2G Got to Go = Devo andare
GA Go Ahead = Inizia tu
GAL Get A Life = Fatti una vita
GD&R Grinning, Ducking and Running
GF Girl Friend
GFN Gone For Now = Via, per ora
GIWIST Gee, I Wish I’d Said That = Oh, vorrei averlo detto io
GLGH Good Luck and Good Hunting = Buona fortuna
GMTA Great Minds Think Alike = Grandi menti ragionano allo stesso modo
GOWI Get On With It = Dai, coraggio
GTG Got To Go = Devo andare
GTSY Great To See You
H&K Hugs and Kisses = Baci e abbracci
HAK Hugs And Kisses
IAC In Any Case
IAE In Any Event: In ogni caso
IANAL I Am Not A Lawyer (but) A disclaimer which is usually followed by a legal opinion
IAW In Accordance With
IBTD I Beg To Differ
IC I See
IDK I Don't Know
IIWM If It Were Me = Se fossi in te
IJWTK I Just Want To Know = Vorrei solo sapere
IJWTS I Just Want To Say = Vorrei solo dire
IKWUM I Know What You Mean = So che cosa intendi
IMA I Might Add = Vorrei aggiungere
IME In My Experience = Per mia esperienza
IMHO In My Humble Opinion = Per la mia umile opinione
IMNSHO In My Not So Humble Opinion = Per la mia non cosi umile opinione
IMO In My Opinion = Per mia opinione
IMPOV In My Point Of View
INPO In No Particular Order = In ordine sparso
IOW In Other Words = In altre parole
IRL In Real Life = nella vera vita
ISS I’m So Sure = Sono proprio sicuro
ISSYGTI I’m So Sure You Get The Idea!
ISWYM I See What You Mean = Capisco che cosa intendi
ITFA In The Final Analysis
ITSFWI If The Shoe Fits Wear It.
IYSWIM If You See What I Mean
JAM Just A Minute
JAS Just A Second
JFI Just For Information
JIC Just In Case
JMO Just My Opinion
JTLYK Just To Let You Know
k Okay
KISS Keep It Simple, Stupid = Falla semplice
KIT Keep In Touch = Restiamo in contatto
KMA Kiss My A**
KWIM Know What I Mean?
KYFC Keep Your Fingers Crossed

giovedì 10 aprile 2008

MySpace lancia Devs Platform



Sydney, Surry Hills - Ieri sera, sono stata alla conferenza per il lancio della piattaforma MySpace.
Un po' come per Facebook, d'ora in avanti, sarà possibile costruire applicazioni per il social network che ha fatto faville tra i giovani americani e che ancora riveste un ruolo importante come mezzo di prima promozione per musicisti e gruppi emergenti.

Evento aperto ad una stretta cerchia di persone del mestiere: web strategists, manager di prodotto, sviluppatori, qualche esperto di pubblicità, un paio di giornalisti, stop.
Mai come in queste occasioni, il network è importante e, non so se per convinzione, praticità o per semplice coincidenza, chi lavora su Facebook, Twitter e similia, usa questi siti come quasi esclusivo mezzo di comunicazione.

Ed ecco che i miei updates aumentano esponenezialmente, la lista dei miei contatti si popola, superando i 200 amici e l'agenda Vuitton appena ricevuta dalla mamma si impolvera.
La carta è superata, fashion e web insieme combinano poco e poi, come vivere senza reminders?

Il dress code, per questo genere di occasioni, semplicemente non esiste.
Se esistesse, sarebbe 'T-shirt con scritta da nerd'. C'era addirittura un tipo che si pavoneggiava di un "I don't believe in God, but I accepted his friend request" stampato in pieno petto.
E per fortuna : io stessa avevo dimenticato che il lancio fosse ieri e mi sono presentata subito dopo l'ufficio : jeans e zaino in spalla.
Tocco di stile? Il Mac e un carré Hermès come cintura. Inutle dire che mi sentivo molto più chic per il Mac.

Ho preso un taxi al volo e sono arrivata a tastare il terreno, prima del resto del team: qualche faccia nota, qualche altra che sembra ricordare foto viste online, altre ancora erranti per la sala, che bisogna finger di conoscere da tempo immemorabile.
Per fortuna ci si da del tu, un problema in meno.
E poi un po' di sfrontatezza. Chiedere. Qualsiasi statistica stimerebbe il "di che cosa ti occupi?", (più semplicemente "what do you do?", in inglese) come la formula più ripetuta della serata.

Collezionata qualche manciata di biglietti da visita, associato qualche nome ad un profilo o ad una posizione, stupito qualcun altro di cui avevo appena letto il CV online, postate in diretta le impressioni su tutto : dal sushi alla compagnia.
Essi, perché, manco a dirlo, l'wifi è perennemente disponibile nei Geeks Events. Connessione rapida, gratuita ed immediata. Basta aprire il laptop e si è online. Viva l'eterno stand by.

Adorabile Laurel : mi ha scorrazzata tutta la sera e mi ha presentata a chiunque, Sauvignon o buon cuore, è stato un piacere.

Perché questi eventi, a voler ben vedere, consistono in un rapido seminario ed un sacco di stringimenti di mano.
"Conosciamoci, sponsorizzato da MySpace" sarebbe stato il titolo adatto.

Un bilancio?
In un mondo che ancora sembra sfuggire a certe ipocrisie, amicizia e collaborazione coesistono, passione e lavoro coincidono, i risultati si vedono. Si', stupisce anche me. Lasciatemi surfare l'onda.

lunedì 7 aprile 2008

Tumblr: a Very Simple Blog

Tutti ormai hanno hanno un blog.
E' una moda.
Ma serve tempo e serve qualche cosa da scrivere.

Non ho statistiche alla mano ma, a grandi linee, cinque o sei anni fa, i blog parlavano di poesia, di sentimenti, erano 'personali', veri diari.
Ora parlano principalmente di tecnologia : sono passati da moderno mezzo di comunicazione d'eterni sentimenti ad istituzione cristallizzata ed autoreferenziale.
Che ci volete fare? Ci è cascato anche il Web 2.0.

Sono provocatoria, ma si dice che Internet oggi dà voce a tutti, mentre dà voce solo agli 'internettari', che credono di essere il mondo e invece non sono altro che un mondo a parte.
Provocazione finita : voleva portare ad un punto.

Esiste modo che Internet sia davvero a disposizione di tutti?
Un modo in cui, anche chi non ha grandi esperienze informatiche, né conoscenze specifiche possa dire la sua e farlo in modo carino.

Blogger è un buon esempio, direi che qualsiasi ragazzo di un qualsiasi liceo di una qualsiasi provincia italiana sarebbe in grado di usarlo.
Che cosa serve?
Un indirizzo g-mail, l'uso delle cartelle, destreggiarsi con la dashboard, accessoriamente, quache nozione di HTML e, se proprio la si vuol fare alla grande, Flickr per gli slideshow e YouTube per i video.
Uhm. Ancora troppo snob per dire che dà voce a tutti.

Se leggesse questo posta la mia mamma, si metterebbe a cercare in Google la metà degli elementi necessari che ho citato.
Eppure la mia mamma è bravina e Internet lo usa abbastanza.
Esiste qualche cosa di davvero semplice?

Trovo che Tumblr sia una bella risposta e vi prometto che faro' l'esperimento, chiedendo alla mamma di creare un blog :) Si prospettano grasse risate.

I comandi sono grandi, centrali, le icone ben rappresentative, le operazioni semplici e ridotte, la personalizzazione possibile abbastanza vasta, pur rimanendo al livello di base.

Non occorre scrivere molto : post brevi, idee. E' tutto cio' che serve.
Per aggiungere una foto che si è trovata online, basta fare click con il tasto destro e copiarne l'indirizzo. E il risultato è sorprendente.
Davvero un buon lavoro.

Ho un Blog su Tumbler, l'indirizzo è shhhe.tumblr.com il titolo è Silence.
Lo uso la sera per scrivere il pensiero della giornata, la frase di una canzone o l'idea che mi accompagna mentre spengo la luce.
Come si dice : less is better, sometimes.


Tumblr

domenica 6 aprile 2008

BarCampSydney3 - I loved it


Che cos'è un Barcamp:
Una non-conferenza, ingestita da dis-organizzatori durante la quale non-presentatori illustrano temi disperati a non-spettatori.
Questo si è svolto in un week-end : due giorni di workshop nella round house dell'università di Sydney.

Tutto ed il contrario di tutto:
  • E' definito non conferenza, perché non segue nessuno degli schemi tipici delle conventions alle quali siamo abituati
  • Il planning non esiste: ne esiste lo scheletro, uno pannello vuoto appeso ad un muro, solo una griglia con gli orari e un blocco di post-it accanto. Chiunque può decidere di trattare un argomento : scrive il suo nome e il suo tema e li incolla al pannello. 20 minuti a testa.
  • I non-organizzatori si mescolano all'audience che, infatti, si organizza da sola : hanno l'unico compito di intervenire, scaduti i 20 minuti, per far passare la parola
  • I non-spettatori sono invitati a partecipare in qualsiasi momento lo vogliano, a porre domande e a dire la loro
L'ambiente è rilassato, l'atmosfera di fermento.
Lo spirito è quello di condividere qualche cosa che si sa, che si è capito, scoperto, inventato, per farla conoscere, provare, per avere opinioni, per trovare altri che conoscano un poco sull'argomento o che siano interessati. Si tratta di relazioni, di collaborazione, si tratta di vedere di persona individui dei quali, magari, si leggono le avventure e sventure online ormai da tempo. E allora si scopre che uno è alto due metri e un altro non ha ancora finito il liceo, mentre quel tale che non si era molto capito è un direttore d'azienda che cerca nuovi talenti nel web.

Partecipano un sacco di Geeks e lo dico teneramente, mettendomici in mezzo anche io.
Gente che arriva, molla lo zaino, apre il Mac e sorride quando vede che l'wireless è attivo.
Gente che si occupa di marketing e di web communities, di strategia, sociologia, pubblicità.
T-shirt da dementi, linguaggio ricercato, chiocciole ovunque - @SHHHE è il nome che ricordano di me, si tratta del mio nome su Twitter, comunità della quale tutti, o quasi, i presenti al BarCamp facevano parte.

I temi trattati:
  • Web 3.0
  • Data portability
  • Aggregatori di identità
  • Aiuto alle start up
  • Nuove funzionalità in Facebook e simili
  • L'attesissima piattaforma MySpace
  • I nuovi linguaggi di programmazione e le frontiere da scavalcare
  • Widgets di ogni genere
  • La comunicazione, da interpersonale a interattiva
  • E tantissimi altri
Che cosa mi ha stupita:
Mi meraviglia sempre l'apertura e la disponibilità delle persone che partecipano a questo genere di eventi. E' gente appassionata, divertita, felice di ciò che fa. All'inizio, abituata al campo della moda e delle aziende di produzione, mi sembrava aberrante che qualcuno fmacinasse chilometri e sprecasse tempo per incontrare potenziali comptetitors e rivelar loro i suoi segreti. E' qualche cosa che nessuno mi aveva insegnato prima, né la scuola, né il master, né l'esperienza che ho avuto in Europa. Ma qui si tratta di un campo in tale evoluzione, che la collaborazione diventa fondamentale. Tutti sono potenziali "amici" e ci sono più joint-ventures che lotte di mercato. L'unione fa davvero la forza.
Le prime volte, mi guardavo intorno con circospezione, quando qualcuno di molto più grande e più esperto di me mi prendeva per mano e mi trascinava per la sala presentandomi tutti. Chi l'avrebbe fatto a Parigi? Chi l'avrebbe fatto a Milano? Incredibile, in questo mondo c'è spazio anche per chi sta solo imparando e, ora che un po' ho imparato, lo so.